Uno dei problemi maggiori che hanno gli scrittori...
Avevo cominciato con questa frase con il concetto chiaro di cosa dovevo scrivere di seguito, solo che nello stesso momento in cui l'ho scritta mi sono reso conto che i “problemi maggiori” sono più di uno e che l'ordine della classifica varia molto per ciascuno o anche può variare nel tempo per il singolo.
Entrando in un campo di variabili multiple penso che sia meglio cambiare leggermente il focus con: “Uno dei problemi che hanno gli scrittori...”
Senza “maggiori” suona già meglio.
Comunque il problema di cui volevo parlare in questo primo post del blog è il problema della visibilità.
Supponiamo che un autore abbia scritto un romanzo fantastico, innovativo, bellissimo, incomparabile e che qualche casa editrice lo abbia bocciato (è sempre successo nel mercato dell'editoria), per superare il blocco, con le fantastiche possibilità offerte dalla tecnologia, decide per un'autopubblicazione.
Un clik qua, una copertina là, una sinossi corretta, due pacche sulle spalle da parte degli amici e voilà il romanzo è disponibile.
Ma disponibile dove?
In un web dove ci sono migliaia di scrittori e di romanzi.
Il problema è appunto questo, per buona che sia l'opera, bisogna bucare il web, farsi vedere, farsi conoscere, farsi apprezzare.
Fatti un sito, fatti un blog sono i primi consigli.
Ho fatto il sito.
Oggi aggiungo anche il blog.
Nei prossimi tempi dovrò aggiungere contenuti, scrivere, illustrare...
Mi viene in mente una frase latina che ha attraversato la mia vita tempo fa:
“PORTA ITINERIS DICITUR LONGISSIMA ESSE”
Che tradotta suona come:
SI DICE CHE LA PORTA SIA LA PARTE PIU’ LUNGA DEL VIAGGIO.
