Roberto Carraro
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www.robertocarraro.it @ All Right Reserved 2023 | Sito web realizzato da Flazio Experience
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Salami
È il mio primo romanzo. L'ho ambientato in un paese immaginario che può essere collocato nelle zone fra Padova e Rovigo, zone rurali di campagna, di molti campi.
“Busodistante”: un nome che, di per sé, fa immaginare lontananza. Ricordi dal passato, e un presente difficile per il protagonista. Niente Polizia fuori dalle città, solo Carabinieri, anche se le indagini, tutto sommato, rimangono sullo sfondo. Un noir.
Bagno
Dagli spazi ampi della campagna a un'ambientazione molto ristretta; un edificio che è la grande sede di una compagnia telefonica. Tanti uffici, tanta gente, impiegati e commessi, ognuno col proprio vissuto, storie che si intrecciano.
Un morto e un'indagine strana per un Ispettore di una piccola Questura periferica. Nel dargli una collocazione nella mia mente l'ho sempre messo fra i gialli. Un giallo chiaro.
Caffè
Lo definisco un vero thriller poliziesco, con la T e la P grandi.
Un'indagine complicata per l'ispettore Bernardi.
Alcuni strani omicidi, una situazione torbida di passione con due donne, molto uguali e molto diverse. Meno sesso di quello che si potrebbe immaginare, ma se ne può aggiungere lavorando di fantasia su quello che è solo tratteggiato.
Finale? Quando mai si svela un finale? Specialmente in un thriller.
Un volo per Stoccolma
Il mio primo titolo lungo, che ci voleva. Anche questo è un thriller poliziesco, solo che l'andamento è più lento. Il protagonista è un poliziotto, un ispettore, che è appena andato in pensione e va a rispolverare una morte di moltissimi anni prima. Una fidanzata, un'amore rimasto cristallizzato nei ricordi. Fare le indagini non è mai semplice, specie se poi non sei più un poliziotto e devi mettere le mani nel passato. Vecchi banditi, vecchi fascicoli. Il volo per Stoccolma è solo uno, non ci sono molti aerei.
C'era l'Aquila Nera
Anche se il titolo potrebbe farlo pensare, in questo romanzo non c'è nulla di poliziesco.
Ci sono due donne, ci sono due anni, c'è un diario e c'è una città, Padova.
Gli anni sono uguali ma sono separati da sessandue anni diversi e nel mezzo ci sono stati tanti cambiamenti nella città.
In quello che sentono e vivono le due donne, forse, niente.
L'armadio dimenticato
Una mummia, un Ispettore, un ladro, un navigatore, la Quarta Crociata, l'Arcangelo Michele, Costantinopoli, un zoppicante legionario romano, un passaggio veloce di Unni, la malavita degli anni ottanta, tutto questo con Venezia come scenario e come protagonista.
I suoi canali e le sue barche di legno, la spinta dei remi, per commercio prima, per spostamento poi, per tradizione ai tempi nostri.
Tante indagini in tanti anni per l'Ispettore Alvise Scarpa, veneziano nel nome, nel cognome e in tutto quello che fa.
Stavolta sarà un'indagine davvero inconsueta che lo porterà a spasso nella storia e nei secoli.
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