Roberto Carraro Scrittore Chi Sono - ROBERTO CARRARO

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ROBERTO CARRARO | SCRITTORE

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Mi è sempre piaciuto scrivere; a scuola andavo bene in italiano e nei temi in classe prendevo, sempre, o quasi, bei voti. Non che questa sia la condizione base per essere considerato uno scrittore, ma era un inizio.

In fondo però, questo aspetto è legato al mio “esordio”; quand'ero in quinta superiore ilquotidiano locale aveva indetto un concorso per le scuole superiore per un tema su Padova. Dopo aver letto l'annuncio, mi ricordo che mi sono seduto, a casa, al tavolo della cucina, che era dove facevo i compiti, e mi sono detto: “adesso scrivo un tema e vinco”. La cosa, incredibile a dirsi, è successa. La premiazione è stata nell'aula consiliare del Comune.
Gli anni sono passati ed ho un ricordo vago dell'aula e del momento, non c'era internet, niente smartphone, ed erano poche anche le macchine fotografiche con il rullino di pellicola.

Quella premiazione non è stata un trampolino e neanche uno stimolo particolare, forse era già un traguardo appagante e la vita è andata avanti, tumultuosa. Sono entrato in Polizia e ci sono rimasto per ventidue anni, fino al grado di Ispettore Capo. Polizia operativa, Volante e Squadra Mobile. Indagini, arresti. Anni in cui ho scritto poco per me, ma molto per la magistratura, con tutti i vari verbali e comunicazioni.

Quando ho lasciato la Polizia, la scrittura, quella creativa, immaginifica e libera ha ricominciato a fluire e ho quadernetti pieni di idee e racconti, completi (pochi), a metà (parecchi), abbozzi (abbastanza) e poi scarabocchi. Ho terminato il primo romanzo completo proprio nei giorni in cui è apparso un concorso letterario legato ad un reality sulla scrittura indetto dalla Rai. Era il 2013 e il reality si chiamava Masterpiece. Non ci ho pensato molto e ho spedito il manoscritto.
Dopo qualche giorno mi è arrivata sul cellulare una chiamata dalla Rai. Avevo superato le prime selezioni e mi chiedevano di andare a Roma a fare un casting per il passaggio successivo.

Dopo qualche giorno ero in fila a Cinecittà assieme a decine di altri scrittori esordienti. Questa fase non l'ho superata, ma intanto su circa cinquemila manoscritti inviati, eravamo stati scelti circa in cinquecento. Una bella selezione. Il mio libro aveva colpito i lettori che avevano fatto la prima scrematura. A quel punto avevo un libro, che mi piaceva molto, e anche la certezza che piaceva anche ad altri. Che fare? L'ho mandato a qualche editore, e come tutti gli scrittori che si rispettino, non sono stato minimamente considerato e sono passato all'autopubblicazione. Dopo “Salami” ho scritto ancora e ho dato un maggior corpo alla scrittura, C'è “Salami”, poi sono arrivati “Bagno”, “Caffè”, “Un Volo per Stoccolma”, “C'era l'Aquila Nera”. Altri ne seguiranno perché non ho più smesso di scrivere.

Ho scritto anche molti racconti con cui ho partecipato a diversi concorsi.
Fra questi “Il Postino”, che ho inviato al programma radiofonico RaiRadioUno PlotMachine. Sentire leggere un tuo racconto da un lettore professionale è una grande emozione. Il racconto è stato selezionato e incluso nell'e-book della “6 edizione del Concorso Letterario per Racconti Inediti 2019/2020”, edito da Rai Libri.

Scrittura a parte, ho molti altri interessi. Fra gli altri i più intriganti e letterari sono, a mio giudizio, il fatto che viaggio molto, il tango argentino e la Voga alla Veneta. Viaggi all over the world, come si vede da qualche foto. Per il tango poco da dire, o forse molto, scegliete voi. La voga invece è tipica della Laguna di Venezia, quella delle gondole per capirci. Barche pesanti, in legno, con il fondo piatto per i bassi fondali, sudore e fatica, ma anche bellezza impareggiabile dei luoghi. Scrivo e continuo a scrivere, nessun soggetto è uguale al precedente, sono in continua evoluzione.

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